Anche oggi sono nel mood delle tradizioni legate alle feste e alla famiglia. Rimaniamo in Molise e dopo i papratet, dalle origini albanesi, oggi vi presento le neole, biscotti che vengono realizzati grazie ad un apposita piastra di ghisa che, posizionata direttamente sul fuoco, dona al biscotto questa forma particolare.
In famiglia questo è il tipico biscotto che si prepara nel periodo natalizio, leggendo invece su internet, ho scoperto che fino agli sessanta veniva servito ai matrimoni.
Ingredienti per circa 26 biscotti
300 gr. di farina 0 bio e macinata a pietra
100 gr. di zucchero bianco
100gr. di olio di semi
3 uova bio
2 cucchiaini di lievito
2 cucchiaini di cannella
la scorza grattugiata di un limone bio
1 pizzico di sale
In un recipiente mettete tutti gli ingredienti secchi: la farina, lo zucchero, il lievito, la cannella, il sale e la scorza di limone.
Aggiungete l'olio e fatelo assorbire mescolando, aggiungete poi le uova e amalgamate bene il tutto.
Dovrà formarsi una palla liscia e omogenea.
Dividete l'impasto in più parti, per ognuna formate dei lunghi cilindri.
Tagliate dei cilindretti di circa 4 cm di lunghezza.
Scaldate la piastra per le neole e ungete l'interno con del burro, in modo tale che il biscotto non si attacchi (fate questo passaggio ogni volta, tra un biscotto e l'altro).
Posizionate il cilindretto di impasto nel mezzo della piastra e chiudete.
Fate cuocere per circa un minuto per lato (controllate comunque costantemente la cottura).
Quando il biscotto sarà dorato da entrambe le parti, toglietelo aiutandovi con un coltello.
Sono ottimi a colazione, da soli, oppure con un filo di miele o marmellata.
A vederlo somiglia moltissimo ai waffel o grauffels che dir si voglia. Dalla foto mi sembrano solo un po' più bassi. Che tu sappia c'è qualche collegamento? Di sapore sono simili?
RispondiEliminaComunque complimenti per il blog. Lo seguo da poco ma mi piace molto :-)
Mi ricordano tanto le mie amate grauffels belghe!! ^_^ Ottime davvero!Se queste sono simili...posso fare un salto da te?? ;)
RispondiEliminaho già l'acquolina!!!non sapevoche esistesse lo stampo da fornello...tipo quello per le tigelle!!!l'avevo sempre visto elettrico,ma questo è fortissimo!!!buona giornata...Marika
RispondiEliminaLe ferratelle fanno subito festa e poi sono delizioseeeeeee!!baci,imma
RispondiEliminaUn altra mia preferita che mi fa tornare in mente la mia infanzia! sono cresciuta con questi! mia nonna li faceva e anche mia mamma poi li faceva in casa. Sono facilissimi da trovare negli USA, anche nei supermercato, ma qui non li ho mai visti nei negozi. Noi li chiamiamo "Pizzales".
RispondiEliminaLe ferratelle le conosco, sono deliziose e profumatissime! Ti sono venute benissimo! ^_^
RispondiEliminaUn bacione e buon fine settimana
I always want to jump straight into my computer and eat your food. Seriously.
RispondiEliminauna specie di gaufre che buona!
RispondiEliminama quante cose che mi fa scoprire 'sta ragazza! :)
Voto per l'uso 'natalizio', di matrimoni (chiaramente degli altri :) ne ho fatto il pieno! Molto carini questi biscotti!
RispondiEliminaBaci, baci.
@liquida, benedetta, gio: somigliano alle gauffres come formato, ma sono piú sotiili e la consistenza é quella del biscotto. Sicuramente qualche nesso ci sarà ...
RispondiElimina@roanna: non sapevo ci fosse anche una versione americana.....i pizzales.... Vado a cercare....
@loveforfood: thank you so much!! :)
Grazie ragassuoli!
Passo per avvertirti, che la Community di Cucina Italiana ha prodotto un Calendario 2012 in pdf ed un relativo librino pdf legati all'iniziativa di raccolta fondi di Patrizia per i bambini di Rocchetta di Vara alluvionati il 25 ottobre. Sono pronti. Puoi aiutarci a fare il passaparola scrivendo un post e parlandone ai tuoi amici non bloggers?
RispondiEliminaTutti i particolari sono sul mio blog nel post:
La Community di Cucina Italiana per Rocchetta di Vara
è bellissima la tua piastra! la voglio, la voglio! baci cara! :)
RispondiEliminale conosco eccome ^_^
RispondiEliminaio le ho fatte presentandola come dolce tipico abruzzese.
Sono un dolce che veniva fatto nei matrimoni perchè le piastre nell'ottocento erano frimate con gli stemmi delle famiglie, e quindi venivavo donate alle spose con il nuovo stemma della famiglia.
I ferri con i tempi si sono diversificati, quello che hai tu èuno di quelli classici.
Davvero belle e poi io le adoro ^_^le mangio sempre semprissimo!
@cranberry: ma dai sapevo dei matrimoni, ma non sapevo che sulla piastra ci fosse lo stemma familiare, bellissimo! Grazie! :)
RispondiEliminaEccole le Neole erano così quelle che mangiavo anch'io: la loro cnsistenza varia a seconda della quantità di farina che si utilizza.A presto Laura
RispondiEliminaCiao Elisa, sono una collega di Roberto ed oggi ho assaggiato la torta fatta da Laura seguendo una tua ricetta...davvero complimenti...buonissima!!! Io sono abruzzese e mi fa piacere che hai incluso anche la ricetta della ferratelle...mi riempie di orgoglio!!! Nel periodo natalizio dalle nostre parti si fanno anche dei dolci chiamati bocconotti ripieni di marmellata d'uva e degli altri chiamati calcionetti ripieni di castagne o ceci...davvero eccezionali!!!...complimenti per la grafica del blog , molto delicata, e per le ricette...tutte molto invitanti!!!...una domanda...visto che preferisco non usare il burro, se usassi l'olio sarebbero comunque realizzabili? Grazie mille
RispondiEliminaMa grazie Donatella, che gentile che sei! :)
Eliminaconosco benissimo i bocconotti, anche in Calabria (paese di origine di mio papà) li fanno, sono davvero golosi!
Per il burro intendi nella torta che ha fatto Laura? prova con 100 ml di olio delicato (tipo olio di girasole o di arachidi).